Giallo su Pavel Antov, l’oligarca russo precipitato dal terzo piano di un hotel indiano, tre giorni prima muore il collega Budanov.
Si è trattato di suicidio o di un semplice incidente? Per l’Occidente, dopo la morte del primo oligarca russo Nudanov, il decesso del deputato Pavel Antov rappresenta un punto di un piano premeditato. Facendo qualche passo indietro sulla storia dell’uomo, la sua morte farebbe parte di un gioco perfetto contro l’oligarchia russa studiato nei minimi particolari.
Il caso di Antov
Domenica è stato ritrovato il corpo senza vita di Pavel Antov nell’hotel dove alloggiava a Rayagada, in India, insieme ad altri quattro compagni di viaggio. La morte del deputato di Russia Unita, causata probabilmente dalla caduta dal terzo piano dell’hotel, appare sospetta insieme alla lista di decessi avvenuti nell’oligarchia russa.
Due giorni prima era morto il suo compagno di viaggio Vladimir Budanov, trovato privo di sensi nella camera da letto. Il funerale aveva scosso pesantemente Antov, facendo presumere alle autorità locali che l’accaduto di domenica sarebbe potuto essere un caso di suicidio.
Le ipotesi
L’agenzia Ria Novosti precisa che le autorità locali hanno già concluso le indagini sulla morte di Budanov, passando già alla cremazione del corpo. Anche se sul decesso di Antov l’ipotesi più accreditata sia quella del suicidio, c’è chi mette nella lista delle possibilità quella di un incidente.
In Occidente tutto ciò intorno a cui gira la morte del deputato Pavel Antov lascia qualche dubbio. Nel giro di pochi giorni ben due persone appartenenti all’oligarchia russa sono morte, di cui la prima in circostanze sospette; a far sorgere qualche interrogativo in più è stato però il caso di Antov accaduto domenica.
Chi era Pavel Antov
Antov era un deputato del partito Russia Unita per l’oblast di Vladimir e membro di alcune commissioni regionali. Fondatore dell’industria di insaccati “Vladimir Standard”, nel 2019 è stato descritto come il parlamentare con il reddito più alto di circa 9,97 miliardi di rubli, praticamente l’uomo più ricco della Russia.
A giugno Antov aveva pubblicato sui suoi canali social un post (poi cancellato) in cui disapprovava la campagna missilistica contro Kiev, definendola come una forma di terrorismo. Tutti questi elementi si uniscono in un disegno perfetto che potrebbe far presupporre il motivo della morte di entrambi gli oligarchi che si trovavano in India, uno dei Paesi partner di Mosca.